I delitti di San Valentino, quando l’amore diventa assassino
Il giorno degli innamorati può diventare la scintilla di una esplosione d’odio nelle coppie che affrontano momenti di crisi a seguito di tradimento o di aspettative deluse
Stylo24, 26 febbraio 2018
E’ a tutti noto che nella notte del 14 febbraio 2013, durante una discussione, Oscar Pistorius ha ucciso la sua fidanzata Reeva Steenkamp. Da un punto di vista criminologico la festa degli innamorati rappresenta una giornata particolarmente stressante per le coppie in crisi. Proprio in occasione del 14 febbraio, precedenti dissapori, contrasti tra fidanzati o coniugi seguiti ad eventuali tradimenti o ad aspettative deluse possono esacerbarsi e divenire motivo di discussione e a volte il movente di un omicidio.
L’omicidio di Susan Shibley Hamilton
Oklahoma City. Nella mattinata di mercoledì 14 febbraio 2001, John Baxter Hamilton, un chirurgo ostetrico e ginecologo di 53 anni ha chiamato il 911 riferendo di aver trovato sua moglie Susan Shibley, una manager di 55 anni, morta seminuda nel bagno della loro casa.
Secondo il referto autoptico Susan è stata strangolata con due cravatte e poi colpita alla testa con una violenza tale da fracassarle il cranio ed esporre la materia cerebrale.
Il dottor Hamilton ha riferito agli inquirenti che quella mattina si era recato nella clinica dove lavorava per eseguire un intervento chirurgico intorno alle 7.00, di essere in seguito tornato a casa per scambiarsi gli auguri di San Valentino con la moglie Susan, di aver poi eseguito un secondo intervento dopo essere stato avvisato attraverso il beep che il paziente era stato anestetizzato, di essere nuovamente tornato a casa per prendere la sua agenda e, in quell’occasione, di aver trovato sua moglie morta.
I biglietti di auguri che i due coniugi si erano scambiati per San Valentino e che si trovavano in casa hanno attirato l’attenzione degli investigatori.
Sul biglietto di John per Susan era scritto: “We are important, loving, caring people together. My life would be incomplete without you. I love you. Jo” (Noi siamo importanti, amorevoli, capaci insieme di prendersi cura degli altri. La mia vita sarebbe incompleta senza di te. Ti amo. Jo)
Mentre Susan su un biglietto per John sul quale era stampato “Happy Valentine’s Day Sweetheart” (Buon San Valentino Tesoro) aveva aggiunto: “I bought my cards two weeks ago, so I guess maybe they don’t seem as appropriate now. But, I do love you. Have a good day. Susan” (Ho comprato i miei biglietti d’auguri due settimane fa, non le ritengo più appropriati ma ti amo. Ti auguro una buona giornata. Susan) e: “obviously I bought this before last Mon” (ovviamente ho comprato questo (biglietto) prima di lunedì scorso).
Susan aveva comprato il biglietto di auguri per suo marito prima di scoprire che lui si era invaghito di una spogliarellista di un night club, tale Alliena Aguirre.

un appunto sul biglietto consegnato da Susan Hamilton al marito: “ovviamente ho comprato questo (biglietto) prima di lunedì scorso”
Dall’analisi del testo scritto da Susan “I bought my cards two weeks ago, so I guess maybe they don’t seem as appropriate now. But, I do love you. Have a good day. Susan” (Ho comprato i miei biglietti d’auguri due settimane fa, credo forse che non sembrino appropriati adesso ma ti amo. Ti auguro una buona giornata. Susan) si evince che la Hamilton non era sicura che il marito la tradisse, ella infatti ha scritto: “I guess maybe they don’t seem as appropriate now” (credo forse che non sembrino appropriati adesso) e non “they are not appropriate anymore” (non sono più appropriati) e ha aggiunto “but I love you” (ma ti amo) quindi evidentemente il rapporto tra i due coniugi non aveva ancora raggiunto un punto di non ritorno.
In ogni caso le indagini hanno permesso di accertare che ad uccidere Susan è stato suo marito John e che ha commesso l’omicidio durante la pausa tra il primi due interventi chirurgici di quella mattina.
Le indagini hanno appurato che:
– In nessuna delle porte dell’abitazione degli Hamilton sono stati rilevati segni di scasso pertanto o Susan aveva fatto entrare il suo assalitore mentre si trovava in déshabillé o chi aveva aggredito la Hamilton possedeva una copia delle chiavi.
– I vicini hanno riferito di aver udito i due coniugi discutere nei giorni precedenti all’omicidio.
– Il sangue della vittima è stato repertato sul volante e sul sedile del conducente dell’auto del marito, lembi di pelle di Susan e alcuni suoi capelli sono stati trovati invece sul tappetino posto sotto il volante.
Il dottor Hamilton ha riferito di aver soccorso sua moglie e di averle praticato un massaggio cardiaco e che proprio per questo motivo i suoi indumenti fossero sporchi di sangue mentre due esperti di Bloodstain Pattern Analysis (BPA) hanno concluso che le macchie di sangue repertate sui suoi abiti erano incompatibili con un eventuale trasferimento avvenuto durante le manovre rianimatorie e che invece le piccole macchie prodotte da un impatto a media velocità repertate sulla scarpa sinistra di John Hamilton e all’interno del polsino destro della sua camicia non potevano che essersi depositate lì durante l’aggressione.
John Baxter Hamilton è stato condannato al carcere a vita e sta scontando la sua pena nel penitenziario di Stato di McAlester, Oklahoma.
L’omicidio di Denise Leuthold
La mattina del 14 febbraio 2013, Denise Leuthold, 39 anni, è stata uccisa con un colpo d’arma da fuoco alla testa nella casa dei suoi genitori al 700 W. di Mossville Road, Peoria, Illinois, dove viveva con il marito Nathan ed i loro tre figli di 12, 10 e 4 anni.
Il suo corpo è stato rinvenuto dai poliziotti giunti sulla scena del crimine su invito del marito Nathan che ha chiamato il 911 riferendo di ritenere che in casa fossero entrati i ladri in quanto avvicinandosi all’abitazione, a suo dire, aveva notato il garage aperto ed un vetro rotto.
Oltre al cadavere di Denise gli investigatori hanno trovato la cucina sottosopra, armadietti e cassetti aperti, circostanza anomala che li ha insospettiti e li ha indotti a ritenere quel disordine il frutto di una messinscena (staging), infatti non solo difficilmente un ladro rovista in cucina ma raramente uccide se scoperto in flagranza di reato.
Denise aveva sposato il coetano Nathan Leuthold circa 17 anni prima, entrambi erano cresciuti in famiglie religiose appartenenti alla chiesa battista e si erano dedicati alla vita missionaria. La coppia che svolgeva la propria attività missionaria in Lituania aveva ivi conosciuto la giovane Aina Dobilaite e sua madre. Aina era solita aiutarli con i bambini e il rapporto con la famiglia Leuthold si era consolidato tanto che a 18 anni la ragazza si era trasferita dalla Lituania in America per studiare musica. All’epoca della morte di Denise, Aina aveva compiuto 20 anni.
Lo staging della scena del crimine, il fatto che Denise fosse stata uccisa con un colpo di pistola esplosa da un’arma compatibile con una delle tre pistole possedute dal marito, una Glock cal. 40 peraltro irreperibile, e certi atteggiamenti di Nathan notati dai detectives dopo la scoperta del corpo e durante l’interrogatorio hanno indotto gli investigatori a sospettare di lui.
Tre settimane dopo l’omicidio di Denise, Nathan Leuthold è stato arrestato per omicidio di primo grado.
Secondo i prosecutors che si sono occupati del caso, Nathan ha premeditato l’omicidio di sua moglie e lo ha messo in atto come presente per la festa degli innamorati per la sua amante, la giovane lituana Aina Dobilaite.
Le indagini hanno appurato che:
– Denise è stata uccisa con un colpo d’arma da fuoco partito da una Glock cal. 40, Nathan ha riferito agli investigatori di possedere tre pistole tra cui una Glock cal. 40 e che la stessa era scomparsa.
– La macchina di Denise è stata ritrovata in un parco a poche centinaia di metri da casa, un mazzo di chiavi della stessa erano state gettate in un cestino nel parco. Solo chi fosse stato in possesso di una seconda chiave avrebbe potuto condurre lì l’auto in quanto le chiavi in uso alla Leuthold erano state repertate sulla scena del crimine, sotto i suoi capelli.
– L’auto di Nathan si trovava nello stesso parco quel giorno.
– Circa un mese prima dell’omicidio il 18 gennaio 2013 Nathan aveva inviato ad Aina una email, i prosecutors hanno ritenuto seguenti stralci rivelatori di una relazione tra i due: “I let you down. From now on, I want to do all that I can for you and this relationship. I am so blessed to have you in my life” (Ti ho deluso. D’ora in poi, voglio fare tutto ciò che posso per te e per questa relazione. Sono così fortunato di averti nella mia vita).
– In un’altra email Nathan aveva scritto ad Aina: “I love you because you understand me better than anybody else and because I am a better person with you next to me. My life has a deeper meaning and purpose because you are my world and everything and that will never change” (Ti amo perché mi capisci meglio di chiunque altro and perché con te vicino sono una persona migliore. La mia vita ha un senso e uno scopo più profondi perché tu sei tutto il mio mondo e questo non cambierà mai).
– Il giorno dell’omicidio, poco dopo che Nathan aveva chiamato il 911, intorno alle 15.30, Aina gli aveva inviato un messaggio al quale lui aveva risposto: “I can’t now, police checked, it looks like the house was robbed” (Ora non posso, la polizia sta controllando, sembra che ci sia stato un furto in casa), Aina aveva replicato: “Interesting smiling face“(interessante con una faccina sorridente), secondo i prosecutors questo scambio è la prova che Aina era al corrente del fatto che Nathan avrebbe ucciso Denise ed avrebbe simulato un furto.
– Un’analisi dell’hard disk del laptop utilizzato da Nathan Leuthold ha rivelato che Nathan aveva fatto ricerche su come uccidere attraverso annegamento nella vasca da bagno, elettrocuzione ed iniezioni letali di insulina, su un silenziatore per una Glock cal. 40 e su tecniche suicidiarie.
– Una vicina ha identificato in Nathan Leuthold il soggetto che vide la mattina del 14 febbraio 2013 a poca distanza dalla casa dove era stato commesso l’omicidio.
– Residui di polvere da sparo sono stati repertati sul polsino destro della felpa che Nathan Leuthold indossava il giorno di San Valentino.
– Un testimone ha riferito di aver udito un colpo d’arma da fuoco tra le 12.30 e le 12.45.
– Nathan non è stato in grado di fornire agli inquirenti un alibi tra le 11.30, orario in cui è stato ripreso da una telecamera mentre usciva da uno Starbucks e le 12.45, orario in cui è stato ripreso dalla solita telecamera mentre entrava nel solito Starbucks.
– Durante il processo a Nathan, un ragazzo detenuto con lui nel penitenziario di Peoria County ha riferito che Leuthold gli aveva detto di avere un’altra donna e che sua moglie era una prepotente.
– David D. Smith, un altro ragazzo detenuto con Leuthold per spaccio di stupefacenti, ha riferito alla corte ed ai giurati che Nathan, nel marzo 2013, subito dopo l’arresto, gli aveva confessato di aver atteso il ritorno della moglie nascosto nell’armadio e che dopo un breve scambio verbale le aveva sparato in testa e poi che Narthan gli aveva detto di essere preoccupato perché era stato visto da una vicina nei pressi della casa dove aveva commesso l’omicidio, di aver fatto ricerche su come uccidere, che aveva prima pensato di somministrarle insulina o potassio ma che poi aveva deciso di sparare alla moglie e che a quel punto aveva cercato un silenziatore per la sua Glock cal. 40.
– Nella camera dei coniugi Leuthold gli investigatori hanno trovato una nota scritta da Denise: “What on earth could you possibly be thinking. I can’t imagine anything you could tell me that would be worse than what you are doing to me now everyday. I really don’t think there is anything that I have done or not done that has cause me to deserve this. I have tried to please you for 17 years and never succeeded. I have never been good enough, never done enough. I know that you want me dead. I am not stupid. You want to humiliate me by running around with a 20-year-old. Fine. If I haven’t pleased you in 17 years nothing I will do will now will please you. How long are you going to do this to me? Oh, ya. Until I brake. That’s what you said isn’t it? Happy waiting” (Cosa diavolo tu stia pensando. Non posso immaginare nulla che tu mi possa dire che possa essere peggiore di ciò che mi stai facendo ogni giorno. Io veramente non credo di aver fatto o non fatto qualcosa per meritarmi questo. Ho cercato di renderti la vita piacevole senza successo per 17 anni. Non sarò mai abbastanza, non avrò mai fatto abbastanza. So che mi vuoi morta. Non sono stupida. Mi vuoi umiliare correndo dietro ad una ragazza di 20 anni. Va bene. Se non ti ho accontentato per 17 anni nulla di ciò che io possa fare adesso ti renderà felice. Per quanto tempo ancora intendi comportarti così? Oh, certo. Finché non mi spezzerò. E’ ciò che hai detto, non è vero? Buona attesa).
Nel settembre 2014 una giuria ha riconosciuto Nathan Leuthold colpevole di omicidio di primo grado ed il giudice Kevin Lyons lo ha condannato a 80 anni di carcere. Nel dicembre 2016 l’appello presentato dai suoi avvocati è stato rigettato da tre giudici della corte d’appello.
Ursula Franco
Bibliografia
Forensic Files – Season 10, Ep 16: Deadly Valentine
New Dateline – Deadly Valentine