Punti di contatto (e divergenze) tra la temuta gang centro-americana e la camorra sullo sfondo di città disagiate e abbandonate a loro stesse
Stylo24 – 17 Gennaio 2019
di Stefano Zecchinelli
La Mara Salvatrucha (MS13) è una delle gang più spietate e meglio organizzate del mondo. Il ’’modello’’ criminale delle pandillas centro-americane ha plasmato diverse organizzazioni criminali autoctone conferendogli una pericolosità inedita; sono fluide, controllano con crudeltà il territorio e ripiegano sulla violenza apparentemente fine a se stessa. In un precedente articolo inquadrai il problema in termini sociologici: ‘’L’immigrazione incontrollata, quindi aliena al diritto internazionale, è riconnessa al capitalismo ed alle guerre imperialiste però questo fenomeno antichissimo, oggigiorno, viene indirizzato politicamente da forze con una natura di classe spesse volte contrapposta; la criminalità organizzata ha egemonizzato in alcune aree geografiche il traffico illecito dei migranti, danneggiando prima di tutto l’economia dei paesi post-coloniali‘’ 1. Lo sradicamento genera indottrinamento quindi le cellule eversive diventano delle vere e proprie scuole della criminalità dove giovani emarginati vengono trasformati in feroci assassini. Criminalità e vita quotidiana sono inseparabili; si vive per la Mara. Un interessante articolo pubblicato su La Stampa ci dà ulteriori informazioni: ‘’I corpi e i volti ricoperti di tatuaggi dimostrano la lealtà alla gang e cancellano la vita “precedente”. I disegni hanno una forte carica simbolica. Oltre al numero 13 e le iniziali «MS», che avvolgono i corpi anche in parti nascoste come palpebre e interno del labbro, ricorrono rappresentazioni del diavolo. A volte si tatuano lacrime sotto gli occhi, un macabro conteggio degli omicidi commessi: ogni goccia, un morto’’ 2. L’adorazione del capo – solitamente un killer di fama nazionale – è il collante ‘’ideologico’’ più efficace, ‘’la diserzione è una macchia da pagare con la vita’’, uscirne vivi è quasi impossibile. La globalizzazione della povertà corrisponde alla geopolitica del caos dove le organizzazioni malavitose spadroneggiano. La camorra e l’MS13 hanno un nemico comune: lo statalismo (parola chiave) sociale. Uno Stato presente e democratico con programmi d’integrazione, priverebbe la Mara della ‘’base sociale’’ ridotta a carne da macello; questo spiega l’avversione della pandillas per il governo nicaraguense. Cerchiamo d’inquadrare le modalità (efficaci) di lotta contro la Mara Salvatrucha: ‘’I sandinisti sono in disaccordo con l’approccio elitario (quindi dedito alla repressione indiscriminata) anti-gang della Drug Enforcement Agency (DEA), inefficiente perché non coglie l’origine sociale (di classe) del fenomeno, adottato dai paesi ‘’alleati’’ degli Stati Uniti. Al contrario, il presidente Daniel Ortega creò delle apposite milizie cittadine le quali, collaborando con le forze della sicurezza nazionale, nel giro di non pochi anni hanno smantellato le cellule eversive; MS-13 ed M-18, da mafie spietate divennero organizzazioni criminali, di fatto, fallite. Stato di diritto, tolleranza zero per gli spacciatori e diritti sociali; questa è la ricetta di Ortega contro MS-13 e M-18, misure in parte applicabili anche nel contesto europeo’’ 3. La sinistra statalista latino-americana con la ‘’tolleranza zero’’ verso gli spacciatori si pone agli antipodi della ‘’sinistra’’ movimentista italiana (soprattutto alcuni centri sociali) che disconosce le problematiche derivanti dall’immigrazione di massa. La globalizzazione, stando ad una rigorosa analisi delle dinamiche sociali, è soprattutto globalizzazione del crimine e della povertà quindi deve essere rifiutata.
Gang: la mafia del ventunesimo secolo
L’MS13, nella pratica criminale, ha letteralmente colonizzato la meglio finanziata camorra. Prenderò brevemente in esame (a) l’inquadramento dei delinquenti e (b) la simbologia.
La divisione in cellule fa sì che ogni affiliato abbia contatti soltanto col diretto superiore, mettendolo nell’impossibilità di conoscere i vertici dell’organizzazione; non si tratta dei capi (coloro che comandano le missioni), ma dei fiduciari dell’oligarchia corrotta. Non è casuale che la Mara non abbia dovuto fare i conti col fenomeno dei collaboratori di giustizia; dall’altra parte – rompendo col passato – la camorra non ha più nessuna Cupola. Viene meno il culto del capo; domina il caos creativo e la legge del più forte. Chi trae profitto dalla guerra fra bande? Non è un mistero che le mafie centro-americane vengano finanziate dai settori più corrotti dell’oligarchia ‘’vendi patria’’. Disgregazione delle istituzioni repubblicane, caos, ma anche un intimo rapporto con lo Stato profondo di regimi in mano ai potentati economici anglosassoni. Queste sono le mafie transnazionali.
Per quanto riguarda il simbolismo mi riavvalgo dell’intervento della criminologia Ursula Franco: ‘’Il clan Sibillo pesca «à la carte» tra i simboli dei gruppi criminali più spietati, sono riconoscibili le barbe alla moda dei jihadisti e un logo che ricorda quello di una famosa gang centro americana. La barba incolta da jihadista è un messaggio potente, ben più decifrabile del simbolismo di cifre e numeri, è un messaggio capace di raggiungere chiunque. Alla barba incolta da jihadista, che ormai fa parte del nostro immaginario collettivo, noi tutti colleghiamo istantaneamente efferatezza e morte, lo stesso non può dirsi del logo ES17 dei Sibillo, quantomeno non in Italia’’; ‘’Prima della morte di Emanuele sui muri di Forcella, gli affiliati del clan Sibillo, per marcare il loro territorio, scrivevano FS17, da dopo l’estate 2015 scrivono le iniziali di Emanuele accompagnate dal numero 17, ES17. Ritengo molto probabile che l’idea iniziale, quella del logo FS17 si rifaccia al logo dei Mara Salvatrucha, MS13’’ 4.
Il richiamo alla (falsa)religiosità ha caratterizzato, praticamente da quando esistono, le organizzazioni malavitose italiane. Don Raffaele Cutolo, fondatore della Nuova Camorra Organizzata, si autoproclamò Vangelo ed il suo braccio destro prese il nome di Santiere. I boss della mafia siciliana vengono chiamati “mammasantissima”, mentre la ‘ndrangheta è impossibile da infiltrare grazie ai profondi legami familiari che tengono “muti” i picciotti. Adesso le gang proiettano la mafia in una dimensione neo-moderna dove il culto della forza si sovrappone al misticismo (anti)religioso. Le analogie fra MS13 e camorra presentano una parziale discontinuità col rapporto d’affinità ‘’esoterica’’ della ‘ndrangheta con l’ISIS. Si tratta di strutture terroristiche con una rigida gerarchia interna.
Bisogna riconosce che diversi giornalisti investigativi sono riusciti ad infiltrarsi nella Mara – sarebbe impossibile ripetere l’impresa coi locali della ‘ndrangheta o nelle cellule nigeriane – questo mi spinge a ritenere l’MS13 una mafia gerarchica, ma priva di dinamiche d’affiliazione totalitarie; tutto ruota attorno alla prova di forza fisica e psicologica. A differenza di quello che si crede non stiamo parlando d’una mafia etnica, il problema – come per la nuova camorra – è uscirne.
L’utilizzo dei social è propedeutico per arruolare, e successivamente sottoporre al lavaggio del cervello, giovani emarginati. La camorra segue le indicazioni dei tagliagole centro-americani: ‘’Sul motore di ricerca YouTube, canzoni neomelodiche come “E uagliun e miezz a via” (I ragazzi della strada), il cui testo recita “So e uagliun e miezz a via e combattn pa legg, e quann escn nun sann si s van arritirà”, che significa “Sono i ragazzi cresciuti per strada e combattono contro la legge, e quando escono di casa non sanno se vi torneranno”, favoriscono l’assimilazione dei valori camorristici. Alcuni si considerano dei moderni Robin Hood, disposti a morire per l’onore del quartiere, e commentano il video dicendo: “questa è la nostra vita e non si giudica”’’ 5. La disgregazione dello Stato sociale genera mostri, compresa la parziale impotenza delle forze dell’ordine incapaci di prevedere la crescita delle neo-mafie. Una corretta analisi (sociale, sociologica e geopolitica) del fenomeno è, nel medio periodo, la condizione necessaria per sradicare la gang coi suoi ‘’nuovi’’ alleati.
1. https://www.stylo24.it/inchieste/mara-salvatrucha-gang/
4. https://www.stylo24.it/inchieste/baby-killer-come-gang-maras/
5. http://mafie.blogautore.repubblica.it/2018/08/29/stdiare-le-mafie-2/
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.